Mergozzo • Mu.Me. Museo Archeologico
Esposizione – Inaugurazione sabato 4 giugno ore 17
Sabato 4 giugno alle ore 17 viene inaugurata con una presentazione presso la sala conferenze dell’Antica Latteria a Mergozzo, la mostra temporanea Giovan Battista Tedeschi, scultore. L’esposizione organizzata dal Gruppo Archeologico di Mergozzo con l’Ecomuseo del Granito e la consulenza di Lorenza Giacardi, autrice di uno studio monografico sullo scultore, e il sostegno del Comune di Mergozzo e della Fondazione Comunitaria VCO, nell’ambito della rassegna “La pietra racconta 2022” vede la collaborazione del Museo del Paesaggio e della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
In esposizione ritratti familiari e piccola plastica di genere, in marmo di Candoglia, gesso e bronzo, che raccontano il gusto originale dell’artista originario di Mergozzo (Albo 1883-Pallanza 1944), mentre i pannelli fotografici illustrano le sue grandi sculture per monumenti celebrativi (tra gli altri i monumenti ai Caduti di Mergozzo, Ornavasso, Quarna Sopra) e funerari (di cui trenta per il Cimitero Monumentale di Milano e altri in vari cimiteri tra Piemonte e Lombardia). Sua anche una scultura in marmo di Candoglia per il Duomo di Milano.
Le opere sono prestate dagli eredi della fam. Tedeschi e dal Museo del Paesaggio di Verbania.
L’inaugurazione si svolge secondo il seguente programma:
Ore 17.00 Introduzione “G.B. Tedeschi nel suo tempo” a cura di Bruno Rossi, GAM
Ore 17.15 Presentazione “G.B. Tedeschi, un originale artista di transizione” a cura di Lorenza Giacardi
Ore 18.00 Visita inaugurale dell’esposizione presso Mu.Me. Civico Museo Archeologico Mergozzo
La mostra sarà visitabile dal 4 giugno al 31 ottobre.
Giugno: sab-dom 15-18; Luglio-agosto: mar-dom 15-18; Settembre-ottobre: sab-dom 15-18
La mostra
La mostra temporanea, cui viene destinata una sala del museo archeologico, è dedicata a Giovan Battista Tedeschi, scultore (Albo 1883-Pallanza 1944), la cui figura merita una riscoperta e valorizzazione. Si tratta di un artista che, originario di Albo, volle ampliare i propri orizzonti studiando a Milano, dove aprì il proprio atelier ed esercitò la sua arte a livello professionale, raggiungendo fama in tutta Italia. Tre furono gli ambiti in cui ha lasciato significative tracce: – i monumenti celebrativi, con particolare riguardo ai monumenti ai Caduti, ma non solo, realizzati in marmo, granito e bronzo (suoi i Monumenti ai Caduti di Mergozzo, Ornavasso, Quarna Sopra, Pella, Lodi, Torre d’Arese PV, Crevalcore BO, realizzati tra il 1922 e il 1924; – i monumenti funerari, una trentina tuttora presenti nel Cimitero Monumentale di Milano, e inoltre, in zona, suoi monumenti funerari, per lo più in marmo rosa, sono nei cimiteri di Pallanza, Albo, Gravellona Toce, Omegna, Arona, Premosello Chiovenda; – la piccola scultura in bronzo, destinata alla vendita, nella quale si distinse soprattutto con ritratti infantili e scene di genere (ballerine, figure allegoriche, scene di quotidianità, ritratti).
La mostra propone nelle vetrine una selezione delle sue opere in marmo e bronzo, concesse dagli eredi e dal Museo del Paesaggio, presso il quale nel 1922 tenne una mostra personale, affiancate da pannelli alle pareti che offrono una panoramica completa del suo lavoro, documentando anche i grandi monumenti civili e funerari. Si toccherà inoltre l’aspetto del suo lavoro per la Veneranda Fabbrica del Duomo, collaborò infatti con il Pogliaghi alla realizzazione dell’architrave in marmo del portale del Duomo inaugurato nel 1908, e realizzò, sempre in marmo di Candoglia, una statua di San Biagio, tuttora visibile nella chiesa milanese.
Informazioni: Ecomuseo del Granito – Civico Museo Archeologico – Via Roma 8, Mergozzo
info@ecomuseogranitomontorfano.it – 0323 840809