Medaglista: Antonio Selvi (1679-1753) – Datazione: 1752
D.: PAVLVS. VALCARENGHIVS. PHYS. COL. CREMON. COM. ET. EQ. P.M. PROF. PAP. ET. MEDIOL. AET.IIIL. Busto a destra con capelli lunghi, mantello e collare con decorazione.
Paolo Valcarenghi fu famoso medico e botanico; docente alle Università di Pavia e Milano.
R.: CLARESCIT. VTRINQVE (Risplende in entrambe)
La personificazione della Medicina con ai piedi uno scheletro e a lato un mortaio e un libro stringe la mano della Botanica che le porge una pianta; a destra su due scalini un trampoliere con un sasso nella zampa destra alzata e un ramoscello nel becco. A destra in basso nel taglio del primo scalino: A.S. All’esergo: MDCCLII
La medaglia fu realizzata nel 1752 per celebrare gli studi del Valcarenghi sulle applicazioni della botanica alla medicina (come dice il motto egli risplendeva in entrambe le discipline). L’uccello raffigurato sul rovescio aveva pure un duplice significato: da un lato, grazie al sasso nella zampa, rimanda alla gru, simbolo della Vigilanza, poiché secondo la leggenda, se si fosse addormentata, la caduta del sasso l’avrebbe subito risvegliata; dall’altro, grazie al ramoscello nel becco, richiama la cicogna, che rappresenta la Medicina, in quanto il rametto è di origano, pianta ritenuta salutare.
Connessioni: Come la medaglia dedicata al Mancini, anche questa fa ricorso oltre che a personificazioni, la Medicina e la Botanica, alla figura di un trampoliere con valenza duplice, richiamando, oltre che la virtù della vigilanza, le competenze mediche del personaggio trasposte nel ramoscello di origano che l’uccello porta nel becco. La raffigurazione della gru si collega all’intaglio su una corniola in un anello dalla tomba 34 della necropoli di Praviaccio.