Il Montorfano ingloba anche, oltre al granito bianco, una grossa vena sempre cristallina di colore verde per l’abbondante presenza di clorite. Questa pietra, definibile propriamente come diorite, ha anch’essa una struttura granulare e, se sapientemente lavorata, assume sorprendenti effetti che la rendono particolarmente pregiata. Oggi la varietà è tanto più apprezzata in quanto l’unica cava presente, gestita da ultimo da Mario Tonet, non è più attiva.
L’impiego del granito verde, avviatosi solo nel Novecento, è diffuso in Lombardia e Piemonte ed è usato soprattutto per scopi decorativi, lo troviamo ad esempio: nella facciata dell’albergo Principi di Piemonte a Torino, nella pavimentazione del Cimitero Generale, sempre nel capoluogo piemontese, nelle scale della Stazione Centrale di Milano e, sempre a Milano, nelle zoccolature degli Uffici comunali di Via Larga.
Eva Sorensen: Il granito verde come forma d’arte
L’artista danese Eva Sorensen (Herning 1940), cittadina onoraria di Mergozzo e residente in Italia dagli anni Sessanta, nel 1977 ha scoperto il granito verde e ha iniziato a realizzare le sue sculture con questo materiale con una prima esposizione a Milano, Parco del Sempione, già nell’estate del 1978. Per diversi anni le sue opere scultoree sono state realizzate quasi esclusivamente con il granito verde. Sue sculture si possono ammirare in numerosi spazi pubblici in Italia e in Danimarca. Il Comune di Mergozzo ha ricevuto in dono disegni preparatori e lavori di incisione su lastre di differenti pietre ossolane.