Gioiello della località di San Giovanni in Montorfano è la chiesa romanica edificata tra l’XI e il XII secolo e dedicata al Battista. La chiesa, così come la possiamo ammirare oggi, si presenta con una pianta a croce latina, unico esempio nella zona, e con un tiburio ottagonale.
L’interno è il risultato di un restauro filologico che ha inteso riportare l’aula alle sue caratteristiche originarie, eliminando gli interventi decorativi realizzati a partire dal XVII fino al XX secolo.
Nell’abside in pietra a vista si conserva l’altare con paliotto in scagliola dipinta, datato 1724, e l’ancona seicentesca che inquadra un dipinto di Luigi Reali raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Rocco.
L’origine del luogo di culto cristiano di San Giovanni in Montorfano è ben più antica dell’epoca in cui venne costruita la chiesa romanica. Da un atto novarese dell’885, in cui l’arcidiacono della cattedrale di Novara Reginaldo da Pombia dona alla medesima un oliveto di sua proprietà sito in loco et fundo Muregocio, confinante con la terra Sancti Iohannis, si evince infatti che una chiesa esisteva già in epoca altomedievale.
Una campagna di scavi archeologici, iniziata nel 1970 dal Gruppo Archeologico di Mergozzo e ultimata dalla Soprintendenza Archeologica del Piemonte nel 1984, ha confermato l’antichità del luogo di culto, rivelando un complesso paleocristiano risalente a fine V – inizi VI secolo ed una basilica triabsidata di epoca carolingia.
Il complesso, composto da un’aula basilicale ed un battistero, fu in uso sino alla fine dell’VIII secolo, quando, mentre il battistero venne mantenuto, l’aula, demolita, fu sostituita dalla più ampia basilica triabsidata. Di quanto emerso grazie agli scavi si possono oggi apprezzare la vasca battesimale ottagonale del battistero mantenuta a vista all’interno della chiesa romanica ed i muri di fondazione della basilica carolingia, di cui si ammirano i resti presso il lato meridionale della chiesa.
L’antica dedicazione al Battista, collegata all’esistenza in loco di un battistero, attesta l’importanza civile e religiosa del complesso, probabile sede della primitiva pieve matrice di Mergozzo. San Giovanni dunque, con il suo battistero, il più antico sino ad ora individuato nell’Ossola, pare essere stato il punto di riferimento fondamentale per la cristianizzazione di tutta l’Ossola inferiore e dei vicini territori verbanesi.
Nell’antico borgo di San Giovanni si possono osservare, oltre al complesso della chiesa (11), anche:
12- Centro comunitario (ex chiesa protestante)
13- Belvedere
14- Orti e terrazzamenti
15- Salita al Monte e nelle aree di cava dismesse